La città lagunare nonostante la sua età e la marea di turisti vive il proprio quotidiano in un intreccio di bagliori di lusso, viavai di universitari e mercatini.
Venezia è il sogno dei turisti americani, dei curiosi giapponesi, dei gitanti e delle coppiette romantiche di ogni età e parte del mondo desiderosi di rivivere lo charme della vecchia Europa. In questi giorni ha avuto inizio la Biennale di Venezia – perché non approfittarne per fare una passeggiata anche nelle zone meno frequentate della città? Non l'abbiamo fatto. I canali, le gondole e i monumenti compaiono già in innumerevoli raffigurazioni, perciò abbiamo deciso di dare un'occhiata ai particolari che di solito sono meno assediati dagli obbiettivi delle macchine fotografiche.
Le finestre di Venezia o almeno quelle che nascondono ancora qualche abitante, si sono ornate di fiori. Come se volessero iniettare un po' di vita e di colori vividi alla torrida estate intrisa di salsedine delle facciate a volte fastose a volte modeste, e certe volte purtroppo in degrado.
Finestre, bifore, trifore, quadrifore – gotico veneziano e una marea di gerani e petunie.
I balconcini con le loro balaustre diventano uno scenario per composizioni floreali classiche o anche un po' minimaliste.
Il verde che così raramente compare nella configurazione urbanistica di parchi e giardini nei quartieri veneziani, spunta rigoglioso su finestre, balconi e terrazzi delle case e degli alberghi. Come se volessero offrire un po' di riposo agli occhi, stanchi dell'infinito alternarsi di canali, marciapiedi, ponti e facciate!
A volte la natura prende il sopravvento sull'opera dell'uomo. Anche perché la manutenzione degli edifici veneziani non è un'impresa da poco.
La malinconia che si respira nei meandri della “Regina del Mar Adriatico” di un tempo si confonde con il fascino dei suoi misteri. Fasti e degrado, prestigio e quotidianità, esclusività e banalità – questo e molto altro si cela tra i canali di Venezia.